La mia esperienza all' estero – Ucraina – in uno dei Paesi in fase di assestamento definitivo socio – economico, in particolare nella citta' in cui risiedo e vivo da anni (Chernivtsi), mi porta a fare alcune considerazioni e precisazioni in materia di Marketing Turistico, argomento predominante del mio lavoro quotidiano.
Il
mio apporto sul territorio locale, prevede azioni di web marketing
turistico sia in campo ambientale (cultura, storia, architettura) che
in quello manageriale (strutture private).
Un
approccio nuovo, difficile direi, ma stimolante in un contesto ancora
tutto da scoprire e da far conoscere definitivamente al di fuori dei
propri confini.
Operando
nel settore marketing e comunicazione all'interno di meccanismo
mediatico in internet e sui vari social network, attraverso un
supplemento giornalistico dal nome UA TIME, che funge anche da vetrina
informativa sia ad aziende ucraine ed italiane, ma anche come
marketing turistico sperimentale, che al momento raggiunge buoni
risultati in tema di riscontro nelle letture.
Cosi'
come sui social, dicevo (Facebok, Pinterest :
https://www.pinterest.com/pinocorrera/ukraine-tourism-and-marketing/
e https://www.pinterest.com/pinocorrera/city-chernivtsi-ukraine/
) ed tanti altri...
Ho
avuto qui all'estero occasione di collaborare con aziende private di
tutto rispetto dal punto di vista mangeriale ed organizzativo,
sviluppando progetti condivisi con una buona strategia di marketing
territoriale anche verso l'Europa, con ottimi risultati che tendono
ancora a mantenere solidi i nostri rapporti di collaborazione.
Ma
veniamo a qualche riflessione sul Turismo promozionale, sui suoi
contenuti, sullo storytelling, sul digital marketing turistico....non
vi spaventate nella lettura di questi termini, e' solo un modo di
mettere in chiaro l'analisi operativa e la loro fattibile utilita' !!
La
formazione sul web marketing turistico è un fattore critico di
successo per la struttura privata che vuole
competere nel mercato online.
Il
Digital Marketing Turistico è una realtà attiva nella
consulenza e formazione per il web marketing turistico.
Guardando
il programma poi, moltissime erano le tematiche che meritavano
attenzione partendo da quelle più tecniche che facevano focus
sugli strumenti
di comunicazione digitale fino
ad arrivare a quelle che riguardavano la
promozione territoriale veicolata attraverso la valorizzazione dei
prodotti e servizi.
Trovo
che questi argomenti
siano
uniti da un
unico filo conduttore: l’esperienza.
Vale
per il mondo del vino, vale per le destinazioni turistiche, vale per
gli operatori del settore turistico, vale per tutto.
L’esperienza
che si fa “vivendo” un prodotto, l’esperienza che si vuole far
fare “vendendo” un prodotto.
La
comunicazione dell’esperienza avviene attraverso il suo “racconto”,
lo storytelling appunto, che rimane uno degli strumenti più potenti
nelle mani dei marketer della comunicazione.
Niente
è più transmediale di un viaggio in cui ogni cliente è il
protagonista della sua storia (grazie a te), una
citazione [Mafe
de Baggis e Filippo “Gallizio” Pretolani]
Lo
storytelling ha un ruolo centrale in una strategia di comunicazione
di successo, di questo ne sono convinto e ne ho scritto spesso, Mafe
de Baggis aggiunge un tassello a questo strumento potente che se
abusato può innescare effetti non voluti: “lo
storytelling si fa se non si vede”, è un
qualcosa quindi che si deve vivere senza accorgersene.
Ecco
perché allora gli operatori turistici devono creare tutti i
presupposti all’interno delle loro strutture per far sentire il
viaggiatore il protagonista indiscusso della propria storia
Il turismo è
sicuramente uno dei principali settori maggiormente influenzato
dall’avvento e consolidamento delle tecnologie digitali negli
ultimi anni.
Strategie,
strumenti e canali: è cambiato tutto ed in maniera molto veloce.
La
diffusione del web ha contribuito alla creazione di nuova domanda
turistica, sempre più segmentata e personalizzata, e della relativa
offerta ricettiva, attraverso forme di ospitalità alternativa
Il
prodotto turistico può essere considerato un insieme di fattori
ambientali e strumentali; in questo caso ci si riferisce al prodotto
inteso come "area turistica": si parlerà allora di
prodotto Italia , prodotto Ucraina
e cosi' via.
I
turisti chiedono ed ottengono sempre di più: non più le spiagge con
alberghi di piccole dimensioni, ma viaggi organizzati dove ci si deve
solo preoccupare di raggiungere l’aeroporto di partenza!
A
partire dalla fine della seconda guerra mondiale, molti prodotti sono
entrati nella fase di maturità; per tutti i produttori, quindi,
l'aspetto più importante della gestione non è più la produzione,
ma il marketing, cioè soddisfare sempre più esaurientemente le
richieste dei clienti, fino a creare "prodotti" su misura
sempre più personalizzati.
Il
turismo non sfugge a questa regola, proponendo viaggi organizzati, ma
con combinazioni sempre più specifiche per le diverse esigenze.
Si
parla, in questi casi, di orientamento al mercato, cioè
di un atteggiamento opposto all'orientamento al
prodotto, sufficiente quando un prodotto è ancora in fase
di sviluppo.
Il marketing
turistico è
la pubblicizzazione e la promozione di una regione / territorio /
località/ struttura per aumentare l’afflusso turistico.
Le
strategie ed i metodi adottati variano in base a “ciò” che si
vuole promuovere e in base a “chi” è il destinatario di questo
intervento di promozione, cioè il target
turistico.
Un
marketing turistico olistico.....
Personalmente
preferisco un approccio per così dire olistico nel quale si
intreccia il marketing
turistico per una struttura con una promozione del territorio e
viceversa.
Promuovere
esclusivamente una struttura trascurando il territorio significa
escludere possibilità e opportunità di promozione a priori.
Ovviamente
la stessa cosa vale anche per una promozione del territorio che
trascura le strutture presenti in esso.
Occorre
tenere presente che il turista non sceglie un hotel – ad esempio -
esclusivamente in base alle caratteristiche di questo, ma anche in
base alla località in cui si trova.
Il
turista vuole informarsi e conoscere cosa gli può offrire il
territorio nel quale vorrebbe trascorrere le sue vacanze, che si
tratta di tesori culturali, attività sportive, wellness o
quant’altro.
Ricordiamoci
che il turista è come tutti noi un attore sociale, radicato nella
sua società e cultura, che influenzano il suo modo di interpretare
la realtà e di interagire con essa, cioè i suoi comportamenti.
In
quanto persona egli ha interessi, preferenze etc. che influenzano
anch’essi il suo comportamento.
Facciamo
un esempio semplificato per rendere l’idea:
Difficilmente
un’amante della spiaggia e della vita notturna sceglierà di
trascorrere le sue vacanze nella quiete di un rifugio in montagna.
Di
conseguenza il suo comportamento di ricerca di informazioni per le
sue prossime vacanze sarà determinato dalle sue preferenze personali
che lo portano ad adottare appunto un comportamento selettivo.
Il
mio punto di vista?...
Conoscere
ed essere consapevoli dei diversi fattori socio-culturali è
fondamentale per un marketing turistico di successo.
Alla
prossima
Giuseppe
Correra
pinocorrera@ua-time.com
/ pinocorrera@virgilio.it
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