domenica 29 ottobre 2017

VIAGGI IN UCRAINA : il mio incontro con il racconto di Carla Reschia, giornalista de "La Stampa" di Torino


Tra le poche amicizie giornalistiche professionali italiane che coltivo con molto interesse, un amica e donna molto preparata, con un onesta' intelettuale molto obiettiva. 

Una professionista che ha gia' scritto per l'Ucraina. Il mio incontro con l'amica Carla Reschia, una chiacchierata amichevole con il suo racconto dell'ultimo viaggio fatto pochi mesi fa in Ucraina che lo ripropongo a Voi lettori del mio Blog. 

Un modo come un altro per approfondire la conoscenza di questo meraviglioso Paese, attraverso l'obiettivita', l'onesta' professionale e l'esperienza diretta di una valida giornalista italiana.

Chi e' Carla Reschia ?



Carla Reschia,  giornalista, scrittrice, traduttrice e curiosa del mondo che ha studiato Giurisprudenza presso Università degli Studi di Genova e fa parte della redazione de "La Stampa",  uno dei più conosciuti e diffusi quotidiani italiani, con sede a Torino. Carla ha gia' avuto modo di raccontare una parte dell'Ucraina con un suo personale articolo nel mese di Settembre u.s. su "La Stampa" Viaggi.....


Ecco il suo racconto inedito con le personali impressioni alla scoperta di questo nuovo territorio ad est Europa.....l'Ucraina, terra di confine !

* FOTO di proprieta' di Carla Reschia

Dopo aver visitato quest'estate per la prima volta l' Ucraina ne sono diventata un fan e quindi apprezzo molto l'idea di Giuseppe Correra di far conoscere il paese e promuoverne il turismo.  

Perché ne ha bisogno per svilupparsi, intanto, ma soprattutto perché lo merita: l'Ucraina non ha nulla da invidiare alle mete più note e prestigiose dellEuropa centrale.



Anzi. Se c'è una cosa che mi ha colpito è la varietà dei luoghi, dell'architettura e delle città. E' come se più paesi, a volte anche parecchio diversi tra loro, fossero concentrati in uno solo. Questo è il lascito della sua complessa e molte volte drammatica storia: le diverse regioni che la compongono nel corso dei secoli sono appartenute ad altri paesi, divise di volta in volta tra impero austroungarico e Russia, Polonia, impero ottomano; e tutti vi hanno lasciato le loro tracce. 

Io in Ucraina ci sono arrivata in auto, attraversando nella sua lunghezza l'Ungheria, e ho quasi subito incontrato i Carpazi

Una zona di grande suggestione, che prosegue idealmente la Bucovina romena, ricca di paesaggi verdi e riposanti, laghi, torrenti e boschi a perdita d'occhio. 

Le attrezzature alberghiere sono più che decorose e se si ama l'idea di una vacanza a contatto con la natura i paesaggi valgono le Alpi e le possibilità di fare escursioni non mancano. 

Inoltre, il rapporto qualità prezzo, non solo qui ma anche nelle grandi città, è ottimo. 

Le strade, in cambio, talvolta sono pessime. Ma ci stanno lavorando e le arterie principali sono tutte in discrete condizioni. La guida, come in molti paesi dell'area è, beh, disinvolta, diciamo. Meglio usare prudenza...

Leopoli, in latino la città del leone, anche nota come L'viv, Lwów, L'vov, Lemberg, è stata la mia prima meta. E' detta la "piccola Vienna", ma a me da subito mi ha ricordato Cracovia, una città che amo, sia per l'inconfondibile impronta austroungarica, sia per la vivacità.  



A Leopoli si può e si deve far notte nella miriade di locali, ristoranti, birrerie, vinerie, night, affollati di studenti universitari e e di turisti che gravitano attorno alla piazza Rynok, la piazza del mercato, e che hanno uno dei loro fulcri nel Drunken cherry, il piccolo, bellissimo locale che vende a bicchieri e a bottiglie il liquore di ciliegie tipico della città. 

Vale la pena vederlo solo per ammirare i grandi recipienti pieni di ciliegie immerse nell'alcol da cui si attinge . 

Mi ha ricordato un posto famoso, quello dove a Lisbona si vende la ginja, che è pure un liquore di ciliegie - amarene in effetti - molto simile. Strane consonanze su cui varrebbe forse la pena di indagare. 

Poi la piazza Rynok è bellissima pure di giorno e anche senza aver bevuto lo sherry, perché attorniata dai sontuosi palazzi rinascimentali costruiti dai ricchi mercanti che fecero prosperare la città. 



Del resto tutto il centro storico, patrimonio Unesco dal 1998, è incantevole, un tuffo nell'Europa della fine dell'800, con chiese bellissime di tutte le confessioni, compresa la cattedrale armena, merce rara da vedere fuori, appunto, dall'Armenia. 

Da Leopoli, secondo me, non bisogna andarsene senza essere almeno saliti all' "Alto Castello" (Vysokyi Zamok),  un punto panoramico con una vista spettacolare su tutto il centro storico e aver visitato il cimitero Lychavik, un museo di tombe che sono vere opere d'arte e che restituisce il fascino cosmopolita della storia cittadina. 

Se Leopoli ricorda i fasti asburgici, a Kiev, la capitale, è evidente l'impronta monumentale e grandiosa della matrice russa. 

E' una metropoli grande e articolata, piena di enormi palazzi, di monumenti e di chiese con le cupole luccicanti d'oro, ma anche di incantevoli passeggiate nei parchi che seguono il corso tortuoso del Dnepr. 



A me è piaciuto molto alloggiare nell'enorme hotel Ukraina, che si affaccia sul Maidan ed è comodo per visitare il centro e prendere la metropolitana (che ricorda, in piccolo, quella di Mosca) e ha un'innegabile atmosfera sovietica, pur essendo moderno e curato. 



Premesso che ci si potrebbe fermare un mese cambiando ogni giorno destinazione e non aver ancora visto tutto uno dei miei luoghi preferiti a Kiev è il quartiere Podil, l'antico centro storico, lungo il fiume, che d'estate con i suoi ristorantini all'aperto e le spiagge, ha l'aria allegra di un centro balneare. 




Consigliabilissima anche nella bella stagione, una gita in battello, per vedere la città da un punto di vista insolito. A Kiev si può, secondo me si deve anche, andare a rendere omaggio a due luoghi in realtà davvero tristi ma fondamentali per capire i momenti oscuri della storia recente del paese. 

Parlo di Babi Yar, alla periferia della città dove un grande parco commemorativo circonda il fossato dove i nazisti buttarono, dopo averli trucidati, oltre 33 mila ebrei ucraini durante l'occupazione tedesca, nel 1941. 



Un altro luogo della memoria, sulla collina che sovrasta Kiev è il suggestivo cippo che con il piccolo museo sottostante ricorda l'Holodomor, la carestia indotta da Stalin nel paese nei primi Anni '30 che causò la morte di fame di almeno un milione di persone.




La mia terza e ultima tappa in Ucraina è stata Odessa, una città leggendaria, da cui mi aspettavo molto e che ha superato le mie aspettative. 

E' meno curata di Leopoli, e meno monumentale di Kiev, ma ha un fascino tutto suo, un po' Parigi, un po' orientale, un po' città mediterranea,  con il Mar Nero a due passi e un'atmosfera sospesa tra la malinconia e la gioia di vivere. 

Mi è anche piaciuto molto seguire la costa fin quasi al confine con la repubblica moldava, in un paesaggio lagunare, un po' industriale, un po' campagnolo, con piccoli paeasini meta di un turismo semplice e familiare e una simpatica aria Anni '60.






E poi naturalmente ci sono gli ucraini. Anche loro tutti diversi, ma interessanti. I giovani forzuti  che in una piazza di Leopoli si sfidavano trasportando di corsa pesi incredibili cercando di ostentare disinvoltura e le ragazze eleganti e mondane di Kiev, il tipo che cercava una conversazione mescolando parole russe e inglesi e spiegandosi a gesti e sorrisi, i muratori allibiti a cui in un sobborgo di Odessa cercavo di chiedere dove fosse il museo delle catacombe dei partigiani (che poi era da tutt'altra parte), la ragazzina che vendeva gite guidate che ci ha fatto segno di aspettare ed è andata a chiamare il fratello che parlava inglese, un'intera sera in uno strano ristorante arredato come una prigione medievale dove servivano ottime bistecche e dove un intrattenitore faceva battute che facevano ridere di cuore tutti  quelli che capivano l'ucraino. 

Una fila di donne con tanto di fazzolettone in testa fuori da una piccola chiesa affollata all'inverosimile, che pregavano e cantavano seguendo il rito della chiesa greco-cattolica ucraina, a lungo perseguitata, che unisce la liturgia orientale alla fedeltà a Roma. 

E l'allegria di una mattina di mercato a Mukacheve, una cittadina quasi al confine ungherese, tappa di poche ore per trovare un bancomat e diventata invece una piacevolissima sosta. 

Mi mancano molte cose da vedere in Ucraina e spero di tornarci. 

Intanto, grazie a questo blog che la fa conoscere a un maggior numero di persone.





Ringrazio l'amica Carla Reschia per la sua disponibilita' e del tempo che mi ha dedicato. Sicuramente ci rincontreremo presto.

Grazie.

Spero che questo articolo sia stato di tuo gradimento. Resta aggiornato con il mio Blog : UCRAINA ambiente, cultura, turismo e marketing.


Un cordiale saluto e, apuntamento alla prossima.

Giuseppe Correra
Blogger / Food Marketer
Chernivtsi (Ucraina)
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venerdì 13 ottobre 2017

Tra etnie e culture differenti : le 7 più belle chiese cattoliche in Ucraina


LE VARIE ETNIE RELIGIOSE IN UCRAINA

Punto di incontro tra etnie e culture differenti, l'Ucraina presenta un panorama religioso molto composito, sebbene, secondo un sondaggio del 2006, il numero dei non-religiosi raggiunga oggi il 62,5% della popolazione.

La confessione più diffusa è il cristianesimo ortodosso che tuttavia fa capo a tre diverse giurisdizioni: la Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca), la Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Kiev) e la Chiesa Autocefala ortodossa d'Ucraina; queste ultime due chiese non sono riconosciute dall'ortodossia canoniche.

Il secondo gruppo religioso è rappresentato dai cattolici di rito orientale, afferenti alla Chiesa greco-cattolica ucraina in piena comunione con la Santa Sede.

Si aggiungono inoltre 863 comunità cattoliche di rito latino con circa un milione di fedeli, per lo più Polacchi e Ungheresi diffusi prevalentemente nelle regioni occidentali del paese.

Anche i protestanti sono circa un milione e il loro numero è notevolmente cresciuto dopo l'indipendenza del paese

Benché diviso in varie Chiese, il gruppo più consistente è quello dei pentecostali (oltre 300 000), seguito dagli evangelici (150 000 fedeli); si contano poi gruppi di calvinisti, luterani, metodisti, avventisti del settimo giorno e mormoni.

I testimoni di Geova in Ucraina nel 2014 hanno raggiunto il nuovo massimo di 150 906 proclamatori attivi, e hanno contribuito al riconoscimento dell'Obiezione di Coscienza nel paese grazie a un verdetto della Corte Suprema dell'Ucraina del 28 agosto 2015, nonostante la mobilitazione militare, nel caso Vitalij Šalajko.

Per quanto riguarda i culti non cristiani, vi sono in Ucraina 500 000 musulmani, la metà dei quali di etnia tatara. 

Si contano 487 comunità maomettane, delle quali 368 sono concentrate in Crimea. 

A Kyiv vivono circa 50 000 islamici, ma la gran parte sono di origine straniera.

L'ebraismo era assai diffuso prima della seconda guerra mondiale: si pensi che nel 1926 la comunità di Odessa contava 154 000 membri (il 36,5% degli abitanti totali), mentre quella di Kyiv raggiungeva le 140 500 unità (il 27,3% degli abitanti).

Dal censimento del 2001 risultavano 103 600 ebrei, ma alcuni leader religiosi sostengono che essi potrebbero in realtà essere 300 000. 

La gran parte segue il giudaismo ortodosso, ma è presente anche l'ebraismo riformato e l'ebraismo conservatore.

Ecco il risultato di un sondaggio realizzato dal Razumkov Centre sulla situazione religiosa in Ucraina :



 Le 7 più belle chiese cattoliche in Ucraina
Una selezione delle più imponenti chiese cattoliche 


L' Ucraina - nella maggior parte - e' un paese ortodosso cattolico ricco di un patrimonio culturale molto variegato.

Molte chiese maestose e belle, ognuna delle quali ha un background interessante ricco di storia.

In tempi di guerra e in tempi di regime sovietico, principalmente con l'imposizione della propaganda del regime,  che minacciava la Chiesa cattolica di distruzione totale.

Oggi, fortunatamente si possono evidenziare e visitare nella loro pura bellezza architettonica, quelle che in quel periodo hanno sofferto molto rischiando la distruzione totale.

Chiesa Olga e Elisabetta (1903-1911) 
Citta' di Lviv / Leopoli, ovest Ucraina

© Depositphotos 
L'imperatrice austriaca Habitsburg "Sissi" era considerata una delle donne più belle d'Europa. Come tributo alla memoria dell'imperatore Franz Joseph nel 1903, fondò una chiesa a Lviv in Piazza Solnarna. La costruzione del tempio è iniziata nel 1904. Lo sanzionò nel 1911. La chiesa fu costruita sui mezzi ferroviari di Lviv e fu destinata come il principale tempio del distretto ferroviario. L'edificio doveva chiudere la vista della Cattedrale di San Giorgio per coloro che arrivavano alla stazione ferroviaria di Lviv. Così, i ferrieri hanno cercato di enfatizzare l'essenza cattolica romana di Lviv. Ora la chiesa, costruita in onore dell'imperatrice austriaca, appartiene ai cattolici greci. La loro comunità ha consegnato il tempio nel 1991, mentre è stato ri-consacrato in onore di Olga e Elisabetta. Durante la guerra ucraino-polacca del 1918-19, la chiesa fu attaccata dall'artiglieria ucraina. Nei 20 anni del secolo scorso, la chiesa è stata ristrutturata e installata all'interno di un magnifico corpo. Durante il periodo sovietico, il tempio fu abbandonato agli anni '70. Ma anche allora non erano interessati al suo restauro - la struttura è stata trasformata in un magazzino. I tubi dell'organo sono stati smantellati e buttati via. Nel 1991, l'ex chiesa venne data alla comunità cattolica greca di Lviv - così la contesa tra i seguaci dei riti greci e romani cattolici termino'.

Chiesa San Pietro e Paolo (1616)
Citta' di Lutsk, nord-ovest Ucraina

© Depositphotos 

La chiesa di San Pietro e Paolo a Lutsk è la più grande chiesa cattolica in Ucraina. La costruzione iniziò nel 1616. Vicino al tempio immediatamente stabilito il fondamento del collegio gesuita. I fondi per la costruzione del complesso gesuita sono stati assegnati con l'aiuto del vescovo Pavel Volutsky. Il complesso dei gesuiti è stato costruito nel sistema del castello di Okolol - tutti gli edifici adattati per la difesa, con forti pareti e scappatoie. Le imponenti dimensioni del tempio ripetono il tipico campanile per i cattolici. L'interno del tempio è così grande che sembra che possa ospitare diverse altre chiese.

Cattedrale di San Giorgio (1744-1764)
Citta' di Lviv / Leopoli, ovest Ucraina

© Depositphotos 

La Cattedrale di San Giorgio è una residenza secolare di arcivescovi cattolici greci e patriarchi. È considerato il miglior tempio barocco di Lviv, il picco dell'arte barocca nella capitale della Galizia. La cattedrale è stata costruita per venti anni. L'iniziatore della costruzione era il Metropolitano cattolico greco Athanasius Sheptytsky, morto due anni dopo l'inizio della costruzione. Tutti gli obblighi finanziari si trovano sulle spalle del nipote - il nuovo vescovo di Lviv e il metropolita di Kyiv Leo Sheptytsky. In onore dei patroni celesti dei due fondatori della cattedrale del genere Sheptytsky, il genio Ioan Georg Pinsel ha creato le sculture dei Santi Leone e Atanazia. Ora stanno all'entrata del tempio. Ha anche creato uno dei suoi più grandi capolavori - la figura di San Giorgio, che è ben addestrato in un serpente lunatico. Nel 1946, le autorità sovietiche trasferirono alla chiesa ortodossa russa il principale santuario della Chiesa greca cattolica proibita. Ritornato ai suoi cattolici greci solo nel 1990.


Chiesa di San Giuseppe (1886) 
Citta' di Mykolayiv, sud Ucraina

© Depositphotos 
La Chiesa cattolica di San Giuseppe è stata costruita con i fondi dei parrocchiani cattolici nel 1896 dall'architetto Dombrowski. Nel 1934 la chiesa fu chiusa dai bolscevichi. Nell' edificio è situato sul Museo del territorio, - uno dei primi musei di antichità nell'ex impero russo (fondato nel 1803, che raccoglie più di 160 mila reperti di oggetti di antichità da Olbia strumenti della Rus 'di Kiev, armi cosacche ecc). Dal 1992, la chiesa è stata restaurata. Negli ultimi anni è stato istituito un organo e, tenuti concerti di musica classica Nel cortile vi è una collezione di donne in pietra.

Chiesa di San Nicola (inizio del XX secolo)
Citta' di Kyiv

© Depositphotos 

La Chiesa di San Nicola - uno degli edifici più belli della Capitale del primo Novecento - costruita in forme gotiche stilizzate con guglie a forma di frecce. La solenne posa di una chiesa si è svolta nell'agosto del 1899, dopo che un gruppo di cattolici ha fatto appello al governatore di Kyiv per ottenere il permesso di costruire una chiesa "in memoria del soggiorno della Maestà Imperiale a Kyiv" - Nicola II. Il tempio ha eretto 10 anni per donazioni private. Il vincitore del concorso per la costruzione della chiesa è stato Stanislav Volovsky. Poiché il giovane ingegnere non aveva abbastanza esperienza pratica, i lavori di ristrutturazione e costruzione furono affidati al famoso architetto di Kyiv Vladislav Gorodetsky. Il lavoro è durato molto tempo a causa della cattiva condizione del terreno, influenzata dal fiume Lybid, per cui per la prima volta a Kyiv, il terreno ha cominciato ad essere rafforzato con potenti pali di pile di cemento. Sotto il dominio sovietico, il tempio fu chiuso e, dopo la guerra, fu collocato in un archivio regionale di stato. E nel 1980, la chiesa di San Nicola fu restaurata e aperta come casa di organo e di musica da camera.


Chiesa cattolica di San Stanislao (inizio del XX secolo)
Citta' di Chortkiv - provincia di Ternopoli, ovest Ucraina

© wikimedia.org 

Chiesa di Nostra Signora, Santo Rosario e San Stanislao (questo è il nome completo del tempio) è stato costruita nel 1610 per la prima volta per il monastero domenicano. La chiesa in tempi antichi è stata costruita come difesa dagli attacchi dei Tatari e, circondata da alte mura difensive con le torri, i resti delle quali sono ancora conservati sul retro dell'edificio. Parte delle antiche mura della chiesa parzialmente demolite e, grazie agli sforzi di John Sasa-Zubzhynskoho, architetto polacco, che ristabili' un nuovo magnifico stile gotico al tempio, decorato con sculture di santi. Nel 1914, le truppe russe tolserro le campane. In due anni le campane sono tornate al loro posto. Fino al 1946, la chiesa da tempo apparteneva ai cattolici romani. Nel 1947 fu trasferito all'ortodossa e nel 1959 si trasformò in un magazzino del direttore della città. Alla fine degli anni '80 il tempio fu restituito ai domenicani.

Cattedrale della Resurrezione, ex Chiesa dei Gesuiti 
(1753-1763)
Citta' di Ivano-Frankivsk, ovest Ucraina

© Depositphotos 

Cattedrale della Resurrezione, che un tempo era una chiesa dei Gesuiti, costruita nello stile dell'impero austro-bavarese  con il campanile in stile barocco,  tipicamente basato sullo stile delle chiese in legno del popolo ucraino di etnia Hutsul, con elementi di classicità. La costruzione durò dieci anni e si concluse solo nel 1763, e l'anno successivo, durante l'assedio russo della città, fu distrutto il campanile della chiesa. Nel 1773 è diventato l'ultimo per i gesuiti in Austria-Ungheria - le autorità hanno abolito l'Ordine. Il tempio fu chiuso e cominciò a perdere pezzi strutturali. Nel 1849 fu trasferito ai cattolici greci e divenne la Cattedrale della Santa Resurrezione. Più tardi i gesuiti tornarono in città, il cui Ordine fu restaurato nel 1814. Volevano tornare alla magnifica chiesa barocca, ma possedevano solo il permesso di costruirne una nuova. Oggi, la Cattedrale della Santa Resurrezione è la più grande chiesa di Ivano-Frankivsk e continua ad essere santuario greco - cattolico.

Questi santuari intrecciano elementi della tradizione ecclesiastica greco cattolico con elementi della tradizione locale, costruite con cupole e presentano torri campanili , tappeti colorati e numerosissime decorazioni interne policrome, perfettamente elaborate, che illustrano una molteplicità di riferimenti simbolici e sacri relativi alle tradizioni.

La mancanza di un forte turismo di massa offre all’Ucraina fascino e autenticità, inoltre con una storia di multiculturalismo e il suo forte e continuo sviluppo, il paese è una delle destinazioni più interessanti dell’Europa orientale.


Come sempre l'appuntamento e' alla prossima, sperando che questo articolo sia stato utile per approfondire la conoscenza di questo nuovo territorio ad est Europa, l'Ucraina. A presto e buona giornata !


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giovedì 12 ottobre 2017

UCRAINA : la Transcarpazia tra storia e turismo. Un angolo del territorio per godere delle vaste e pittoresche zone paesaggistiche e naturlistiche.


L'Ucraina è un paese incredibile con la storia impressionante e la vivace natura. Tutti coloro che vengono in Ucraina ricordano il proprio viaggio come un'avventura molto piacevole ed emozionante. 

Quindi, scopriamo perché il Vostro viaggio in Transcarpazia è vantaggioso e memorabile.

Informazioni nel settore del turismo della Transcarpazia, eventi, riposo, sistemazione, degustazioni, animazioni e attrazioni, festival. 

Scegliete dove andare e cosa fare !

NOTIZIE STORICHE
La Rutenia (sub)carpatica è una piccola regione storica e geografica dell'Europa centro-orientale situata nell'attuale Ucraina occidentale - nella provincia di Transcarpazia - nonché all'estremità orientale della Slovacchia (regioni di Prešov e Košice). 
La regione dichiarò brevemente la sua indipendenza nel 1939 come Ucraina Carpatica; sue città principali sono Uzhgorod Mukachevo.
Si tratta di una regione etnicamente diversificata, abitata da ucraini, ruteni, lemko e ungheresi, e altre popolazione di lingua ungherese (szekely e csángó), slovacchi, rumeni e bulgari, inoltre ci sono anche piccole minoranze di bogomili, hutsul, ebrei, rom.
La storia antica di Rutenia subcarpatica è legata inseparabilmente con gli antichi popoli daci e geti anche se sono state trovate tracce di insediamenti di celti . 
Le fonti archeologiche dimostrano che già in antichità i popoli che vi abitavano possedevano un elevato livello di cultura spirituale e materiale. Le tribù slave iniziarono a stabilirsi in Rutenia subcarpatica a partire dal IV secolo.
L'elemento importante per la storia dalla Rutenia subcarpatica fu l'unione con al Regno d'Ungheria che decisamente era stata nei secoli IX - XII un principato più forte e potente politicamente, sui territori orientali slavi ed è considerata la sorella primogenita, se non proprio la madre, dell'attuale Russia (che inizia la sua storia solo nel XV secolo) e Bielorussia; inoltre alcune parti della Rus' di Kiev attualmente fanno parte della Polonia, Slovacchia, Lituania. Questa unione della Rutenia subcarpatica con la Rus' avvenne tra il IX e XI secolo. 
All'inizio del XII secolo la regione conobbe un periodo di decadenza: probabilmente a causa di tassazioni troppo elevate, di conflitti tra i nobili e di reiterati attacchi dei popoli confinanti all'ovest. A partire dall'XI secolo la Rutenia subcarpatica era sempre il bottino dei conquistatori e faceva parte di Ungheria, Austria, Impero austro-ungarico, Cecoslovacchia, URSS. Questo territorio era particolarmente ambito per la sua particolare collocazione geografica.

Il passaggio all'Ucraina
Ritornata provvisoriamente alla Cecoslovacchia, la Rutenia subcarpatica votò il passaggio all'Unione Sovietica col nome di Ucraina transcarpatica per decisione dell'assemblea nazionale rutena (26 novembre 1944); in realtà l'assemblea fu convocata dal partito comunista ruteno e seguì le indicazioni personali di Stalin, nonché le pressioni sovietiche. In seguito, le pressioni dei partiti comunisti cecoslovacchi, pilotati da Mosca, convinsero il capo del governo Edvard Beneš a cedere ufficialmente la regione all'URSS non appena finita la guerra. 
Fu così che il 29 giugno 1945 i ministri degli Esteri dei due stati firmarono il trattato relativo; con l'occasione l'Unione Sovietica pretese leggere modifiche territoriali per inglobare anche alcuni comuni in territorio ungherese. 
I motivi che indussero a suo tempo l'URSS ad impadronirsi di questo territorio mitteleuropeo furono essenzialmente di ordine strategico-militare; l'armata rossa poteva tenere saldamente un piede nella pianura pannonica al centro dell'Europa e le sue forze corazzate potevano in breve tempo piombare su alcune capitali europee. 
Ancor oggi la Rutenia subcarpatica detiene una posizione privilegiata in un'ottica strategico-militare.
Il territorio della Rutenia subcarpatica già integrato nel dopoguerra nella Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, al momento della dissoluzione dell'URSS è passato a far parte dell'Ucraina indipendente. 
L'appartenenza di questo territorio all'Ucraina è, tuttavia, oggi posta in discussione sulla base di solide argomentazioni storiche, giuridiche, politiche ed economiche. 
Alcuni deputati slovacchi ed autorevoli esponenti della politica e della cultura di questo territorio, appartenenti a varie etnie, chiedono il distacco dall'Ucraina della Rutenia Subcarpatica (o meglio Ciscarpatica) e l'annessione alla Slovacchia come territorio autonomo, una scelta che consentirebbe l'ingresso nell'Unione Europea.


GUIDA FOTOGRAFICA
Lasciatevi ispirare da queste bellissime immagini dalla Transcarpazia : Ambiente, Cultura, Gastronomia, Paesaggi, Architettura, Tradizioni, Eventi e tanto altro...







































COSA VISITARE IN TRANSCARPAZIA

- Lago Synevyr




Il lago Synevir è uno dei più bei laghi della Transcarpazia. Situato ad un’altitudine di 989 metri sul livello del mare, a 30 chilometri da Mezhyhirya, ha una profondità di 10-12 metri, profondità massima di 22 metri, una superficie di circa 4,5 ettari.

- Città di Uzhgorod




Situata ai piedi dei maestosi Monti Carpazi, questa città è la capitale del Zakarpattia (Transcarpazia), con una popolazione di oltre 120.000. E ‘stata la prima volta nelle cronache nel 903 dC. Ci sono tanti monumenti architettonici in Uzhgorod: Uzhgorod Sky castello - noto dal 11 ° secolo -  il Palazzo Vescovile (1646), la chiesa cattolica in stile barocco (1762-1767), un municipio (1810). Nel 1930, architetti cechi hanno creato un complesso architettonico nel centro di Uzhgorod in forma vicino al costruzionismo.

- Fare il bagno in vasca, Lumshory






Lumshory ha lo status di paese di montagna, nei pressi del quale il tratto ha lo stesso nome, una cascata con lo stesso titolo. La cascata raggiunge i 1479 metri su una zona di 1100 ettari. E' molto popolare per i turisti fare un bagno in grandi tini di metallo. La capacità delle vasche è di 1000 litri, acqua minerale riscaldata a +40 o +45 gradi Celsius. Ma il fatto più insolito è che tradizionalmente i turisti prediligono fare il bagno all'aperto, con qualunque sia il clima della stagione. Le vasche di tini sono situati sulle rive del fiume Turiccki. Perché e' molto tonificante dopo il bagno in vasca di acqua minerale, fare un tuffo di "contrasto" nelle acque del fiume.

- Località termale Polyana






Polyana e' un complesso termale il cui resort è in posizione perfetta. La località termale è costruita sul versante nord-orientale della catena Vulcano, sulla sponda destra del fiume Velyka Pynya, nel tratto Tykhyy. Da tutti i lati è circondato da una foresta. Lungo la riva sinistra del fiume c’è un parco ricreazione artificiale organizzato di 157 ettari di grandi dimensioni, da ‘Sonyachne Zakarpattya’ Sanatorio alla periferia nord-est del villaggio di Polyana. Sicuramente è un posto tranquillo e rilassante. Un tempo era amorevolmente selezionato dal conte austriaco Schoenborn-Buchheim.

- Città di Mukachevo




Nascosta nel cuore della Transcarpazia, circondata da lussureggianti montagne maestose. Sicuramente è una delle più belle città in Ucraina, rinomata per la sua storia unica. Sul suo piccolo territorio, Mukachevo è stata in grado di montare un numero incredibile di luoghi originali. L’intreccio di diversi strati di storia e di cultura, che si riflette nell’aspetto della città originale, la sua misteriosa atmosfera medievale, e  la sorprendente armonia attira e delizia anche i viaggiatori più esperti. Basiliche gotiche, chiese barocche cattoliche, antichi poderi e marciapiedi del castello medievale – tutti questi garantiscono una bellezza unica e l’atmosfera di Mukachevo, invitando i visitatori a entrare in una vera favola europea. E non si può fare a meno di cedere alle tentazioni di questa città dei Carpazi ucraini.

Concludendo, la Trascarpazia e' un luogo ideale per rilassarsi, dove molto spesso, Tour Operator e Agenzie di Viaggio  tralasciano e/o ignorano completamente.

Localita' da considerare soprattutto convenienti dal punto di vista economico. Fattore indispensabile che ogni viaggiatore/visitatore prende in considerazione.



Spero che questo articolo sia stato utile per approfondire la conoscenza di questo nuovo territorio ad est Europa, l'Ucraina. Come di consueto alla prossima. Buona giornata !


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