Quando
il “content
is king”
Una
bella intervista a Francesco Panico. Tutto quello che c’è da
sapere sul mondo del Blog e del web marketing.
Personalmente sono fra quelli che ha sempre creduto nel motto “content is king”. Il contenuto però, oltre ad essere unico e originale, deve essere ben scritto, di qualità: dobbiamo quindi imparare un pò tutti a scrivere meglio, sia per gli utenti che per i motori di ricerca. Nel campo informatico nessuno “nasce imparato”. Ancor meno nel campo SEO, dove i punti fermi sono pochi e le scuole di pensiero molte.
Durante
la «lunga vita» di scrivere servizi
editoriali sia dal mio blog
giuseppecorrera.blogger.com
e dal supplemento giornalistico web UA
TIME, ho avuto l’occasione di intervistare un gran
numero di personaggi italiani e stranieri, che gravitano attorno al
mondo del giornalismo, letteratura, ristorazione
etc.
Oggi
mi ritrovo a trasformare una semplice e piacevole conversazione con
un caro amico - uno degli esperti di
marketing del web e molto seguito devo
aggiungere - sto parlando di Francesco
Panico.
Ho pensato di trasformare questa nostra conversazione in un post-intervista: il tema è uno di quelli che mi stanno particolarmente a cuore, ovvero il lavoro del blogger.
Ho pensato di trasformare questa nostra conversazione in un post-intervista: il tema è uno di quelli che mi stanno particolarmente a cuore, ovvero il lavoro del blogger.
Francesco
Panico,
ragazzo
italiano, meridionale come me – lui e' della Puglia – con un
lungo trascorso nel
campo dell’editoria molto
appassionato informatica
e web, esperto
di marketing, copywriting e SEO, attualmente risiede all'estero in
Francia. Francesco lo conosco da tempo via internet, in quanto sono
un suo “seguace” lettore ed “alunno mediatico”.
Un ragazzo umile e di una straordinaria cultura, unita ad un grosso
entusiasmo, nonche' fondatore di uno dei blog piu' seguiti in rete www.blogfacile.net,
insomma un vero esperto su tutto quello che c’è da sapere sul
mondo del Blog.
Francesco è coinvolto in parecchi progetti online ,
ma si è mostrato comunque molto disponibile a rispondere ai miei 12
quesiti.
Francesco Panico |
Ecco dunque questa bella intervista:
1)
Ciao Francesco, cosa significa per te fare il bloggers?
Ciao
Giuseppe, ho accettato con piacere questi tuoi quesiti. D’altra
parte, fare blogging per per me significa una sola cosa:
condivisione.
Condividere
le proprie conoscenze e le proprie esperienze con chi ne ha bisogno
per aiutare chiunque ne abbia voglia a migliorare nella vita privata
e professionale!
2)
Quante ore dedichi giornalmente al tuo blog? Parlaci della tua
tipica giornata lavorativa.
Nell’ultimo
periodo ho un po’ lasciato la presa, a dire il vero. Questo perché
sono sempre in continua evoluzione e le mie passioni sono instabili e
discontinue. Vorrei sempre fare una marea di cose e non ho più il
tempo di scrivere un articolo a settimana.
E
in verità non ho più nemmeno bisogno di farlo. Ho
generato valore a sufficienza negli ultimi due anni
e il traffico del mio blog, le visite e le vendite rimangono costanti
ad ogni modo e quindi non ho più l’obbligo di darci dentro come i
primi 24 mesi.
Quindi
non scrivo articoli fuffa solo per riempire il blog. Se
ho idee nuove e strategie utili
da far conoscere, scrivo un nuovo articolo altrimenti non riempirò
il mio sito di articoli inutili e banali come fanno molti dei miei
colleghi.
3)
Troppi post al giorno possono essere controproducenti?
All’inizio,
appena un blog viene aperto, è molto importante creare contenuti.
Bisogna farsi notare dal pubblico e da Google. È necessario
scrivere molto per emergere in fretta. Uno o due articoli a
settimana sono indispensabili.
Ma
oltre alla quantità è necessario curare la qualità di ogni
contenuto.
Un
singolo articolo scritto tanto per fare volume è capace di farti
perdere davvero tanti lettori.
Per
questo penso che, se non si hanno idee, è meglio evitare di
scrivere piuttosto che produrre articoli discreti o, peggio ancora,
inutili.
In
ogni caso, troppi
post, non sono mai controproducenti…
purché siano di qualità.
4)
Quali risorse hai utilizzato per accrescere le tue conoscenze in
materia?
Ebbene
sì, ogni anno spendo
almeno 500 € in
libri, infoprodotti e materiale di vario genere per nutrire la mia
fame di conoscenza sul mondo del web.
Ed
è cosi da almeno 5 anni.
Pensa
che sono stato uno dei primi italiani ad acquistare infoprodotti,
quando questi rappresentavano la sola fonte di informazione su alcuni
argomenti.
E
non rimpiango assolutamente il denaro speso in questo modo, perhé
sono convinto che ogni euro investito in formazione ne faccia
guadagnare almeno il doppio attraverso l’applicazione delle nozioni
apprese.
Tuttavia,
spesso invito i miei lettori a fare esattamente il contrario.
Non
bisogna spendere mai senza controllo ed esagerare con la teoria.
Studiare
troppo può fare impantanare anche le persone più sveglie in una
mole esagerata di informazioni spesso inutili e sbagliate che
bloccano la pratica.
Vedo
che in giro c’è tanta confusione
dovuta all’eccesso di informazioni
e all’abbondanza di pseudo-esperti.
Ma
studiare gli argomenti più dispararti e seguendo tante fonti
diverse, spesso porta ad ottenere solo due cose: disorientamento e
ZERO risultati.
Ok,
va bene se, come me studi per passione e per curiosità ma non
va bene,
invece, se vuoi “semplicemente” ottenere risultati.
Per
avere risultati ci vuole una sola cosa: APPLICAZIONE.
Poche
strategie. Che siano chiare e precise. E poi, soprattutto, pratica.
5)
Quali sono le qualità/attitudini che dovrebbe avere uno che
comincia?
Di
sicuro, tanta pazienza. I risultati non arrivano dall’oggi al
domani e spesso bisogna attendere mesi per veder crescere il traffico
sul proprio sito.
È
il motivo per il quale il 90% dei blog chiude dopo appena pochi mesi.
Ma
i più grandi blogger sono diventati conosciuti e famosi dopo circa
due anni passati a scrivere per poche decine di lettori.
Come
hanno vinto la loro battaglia?
Non
mollando e continuando
a produrre contenuti di valore anche quando nessuno leggeva il loro
blog.
Ma
è molto importante avere anche un’attitudine al lato relazionale.
Creare
relazioni con altri blogger fa aumentare di tanto la visibilità dei
propri contenuti.
Per
questo bisogna essere pronti a condividere i contenuti degli altri e
a proporre i nostri su altri blog.
6)
Secondo la tua esperienza, e' utile un blog per un'azienda ?
Certo!
Ogni azienda deve comunicare qualcosa che va oltre le semplici
nozioni informative.
Il
blog è lo strumento con il quale comunicare un elemento molto
importante che in tanti sottovalutano: il
brand!
E
per parlare di brand non è necessario essere la Coca Cola o la
Apple. Ogni azienda, anche la più piccola ha bisogno di comunicare
il proprio brand.
E
con questo non voglio dirti che bisogna iniziare a creare slogan per
il tuo blog del tipo “Dove
c’è Barilla c’è casa”
o “Vodafone:
tutto intorno a te”.
Definire
un brand significa lavorare sull’immagine e sulla percezione che il
pubblico ha della tua azienda. Significa creare certe aspettative nei
tuoi lettori (clienti) ed emergere più facilmente nel mondo del web!
Il
brand è l’elemento “nascosto” che permette ad ogni azienda di
differenziarsi dai suoi competitors.
La
buona notizia è che, per far percepire un’immagine molto precisa
della tua azienda ai tuoi lettori, non devi ricorrere a tecniche di
ipnosi remota o ad altri strani stratagemmi, ma devi fare soltanto
una cosa semplicissima:
Devi
presentarti alle persone come il più adatto a risolvere il loro
problema o a soddisfare il loro bisogno.
Come
tutto questo ? Operando
in una posizione chiara e rivolgendosi ad un target specifico.
Avere
un brand e comunicarlo attraverso la rete, non è qualcosa che puoi
decidere di fare oppure no ma è un passaggio indispensabile che
determinerà l’avvenire di ogni azienda.
7)
Facebook, per alcune agenzie, sta diventando una grossa opportunità,
una terra di conquista dove si crea un certo tipo di comunicazione
pubblicitaria. Ma lo spostarsi degli investimenti adv nei social, non
rischia di “togliere aria” agli editori?
Al
contrario, penso che Facebook sia un ottimo canale
di promozione
per gli editori. Oggi molti più editori hanno visibilità proprio
grazie ai social e alle condivisioni che questi generano.
8)
Parliamo di metriche: come è possibile misurare i risultati di una
campagna sui social media? che tipo di report mostri ai clienti?
Io,
personalmente, ho smesso di guardare alle cifre da qualche tempo.
Le
cifre dicono tutto e niente allo stesso tempo.
Cosa
voglio dire? Prendiamo ad esempio un sito di ecommerce.
Una
campagna sui social media può generare mille visualizzazioni del
sito o cento iscrizioni alla mailing lista e allo stesso tempo può
generare zero vendite!
Per
questo è importante leggere
le cifre della campagna in relazione al fine ultimo di
ogni sito.
Vuoi
semplicemente più lettori?
Vuoi
più iscritti alla newsletter?
Vuoi
fare più vendite?
Se
la campagna porta effettivamente risultati significativi per il tuo
scopo ultimo, allora è una campagna che funziona.
Ma
mille nuovi iscritti alla newsletter che generano zero vendite,
indicano una campagna di scarso successo.
9)
Come vedi il futuro dell’advertising e del web marketing “non
convenzionale”? quali saranno i trend?
Nel
mondo del marketing è molto importante saper distinguere gli
strumenti che sono soltanto “alla moda” (come Snapchat o
Instagram), da quelli che invece funzionano realmente. All’inizio
dell’anno ho scritto proprio un articolo sull’argomento. È
ancora molto attuale. Lascio il link per chiunque voglia approfondire
questo tema:
10)
Quali sono le cose di cui non faresti mai a meno?
Di
sicuro la
mia lista di iscritti.
Ho lavorato tanto per costruirla, educarla, coccolarla…
Inoltre
la lista è un vero asset, perché si tratta di persone con cui puoi
interagire e avere una relazione di fiducia.
Senza
contare che se lo scopo di un blog è quello di creare un business,
allora gli iscritti sono le persone che con più probabilità
costituiranno la base clienti.
La
lista è la vera ricchezza di un blogger.
Tutte
le altre cose nel web sono temporanee o rimpiazzabili:
social network, programmi, servizi…
11)
Parlaci dei tuoi obiettivi nel breve, medio e lungo termine
Come
ormai i miei lettori sanno, ho cambiato vita già da due anni. Dopo
ben tredici anni passati chiuso in un ufficio, ho capito che volevo
allargare i miei orizzonti:
viaggiare,
scoprire, darmi nuove opportunità di crescita personale e
professionale. Per questo mi sono trasferito in Francia.
Ma
in effetti non ho ancora realizzato il mio vero sogno.
Quello
che ancora desidero fare davvero è viaggiare.
Viaggiare
per mesi, senza pausa, per esplorare gli angoli più remoti del
mondo.
Ma,
si sa, per viaggiare è necessario il tempo. E il denaro.
È
per questo che ho cominciato a lavorare sul web. Credo proprio che
sia questo il mio scopo più grande, il traguardo più ambizioso a
cui vorrei arrivare: raggiungere l’indipendenza lavorativa ed
economica grazie al web in modo da poter girare il mondo.
Forse,
avrei dovuto mollare tutto e partire come hanno già fatto tanti,
senza preoccuparmi troppo di come mi sarei sostenuto, di cosa mi
avrebbe riservato il futuro.
Per
questo guardo con ammirazione personaggi come Mattia Miraglio,
Claudio Pelizzeni e Francesco Grandis.
Forse
avrei dovuto fare come loro e partire senza troppe preoccupazioni.
Forse
avrei trovato uno sponsor o dei sostenitori lungo la strada.
Invece
ho preferito scegliere una strada diversa. Ho fondato il mio blog per
cercare di guadagnarmi l’indipendenza e allo stesso tempo fare
qualcosa di utile, qualcosa che aiutasse a migliorare anche la vita
degli altri.
Per
parlare del “breve termine”, sto finendo di preparare il prossimo
lancio del mio ultimo infoprodotto.
Il
mio ultimo infoprodotto, BLOG
MONEY,
è pronto da qualche giorno. Ho già effettuato il primo lancio,
rivolto ad una piccola parte della mia lista. Farò altri piccoli
test prima di proporlo alla maggioranza degli iscritti.
Di
che cosa parlerà?
Oggi,
grazie alla larghissima diffusione di Internet, questo tipo di
business è in piena espansione e anche gli utenti sono molto più
propensi all’acquisto online rispetto a qualche anno fa.
Tuttavia,
quelli che davvero approfittano di questa opportunità sono ancora
molto pochi, mentre gli altri restano bloccati dal timore di non
essere capaci o dalla scarsa conoscenza delle tecniche di vendita e
promozione perdendo così la grande opportunità di produrre dei
guadagni extra che potrebbero davvero cambiare il loro stile di vita.
Con
il mio ultimo infoprodotto, voglio dare a tutti la possibilità di
sfruttare il web per generare guadagni extra.
Reputo
che non sia così difficile e che per farlo bisogna solo scendere in
campo e iniziare a giocare
Solo
chi non prova a vendere online non guadagna!
12)
Un saluto
finale ai
lettori di giuseppecorrera.blogger.com
Ringrazio
Giuseppe
per avermi
dato la possibilità di raccontami in questa intervista.
E
auguro a te che stai leggendo di realizzare i sogni che insegui.
Ma
ricorda,
che sarai tu a scrivere la tua storia e che il successo è sempre
frutto di impegno e lavoro. Ma alla fine i risultati premieranno i
tuoi sforzi.
Ti
lascio con una citazione molto bella di Randy Pausch:
Ogni
ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è
lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di
dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per
fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono
lì per fermare gli altri…
In
bocca al lupo
;)
Francesco Panico |
Bene, grazie a Francesco per il tempo dedicato. Mi ha fatto piacere interagire con te all'interno del mio spazio, in questo diario digitale. Spero tornerai a trovarmi di tanto in tanto.
Con
affetto.
Stay Tuned......come sempre alla prossima !
(c) 2016 copyright giuseppecorrera.blogspot
Giuseppe Correra
Chernivtsi (Ucraina)
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